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dicembre 2015

perle di musica

kennst du das land?

di giovanni tasso

Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni,
gli aranci dorati rilucono fra le foglie scure,
una mite brezza spira dal cielo azzurro,
il mirto resta immoto e alto si erge l’alloro,
La conosci tu, forse?
 
I celebri versi con cui la Mignon goethiana descrive la sua patria a Wilhelm Meister, l’alter ego del grande poeta tedesco, si adattano alla perfezione alla meraviglia provata da molti compositori, poeti e artisti originari dei paesi dell’Europa settentrionale appena giunti di fronte al paesaggio marino del nostro paese. Tra di essi molti ricordano Jean Sibelius, che nel 1901 soggiornò per qualche tempo con la moglie Aino e le figlie Eva e Ruth a Rapallo, dove scrisse parte della Seconda Sinfonia – uno dei suoi lavori più eseguiti e amati – ma il pittoresco paesaggio della Liguria seppe conquistare anche altri autori alla ricerca di luce, calore e profumi intensi. Uno dei meno conosciuti è Hugo Alfvén, compositore svedese che nel 1905 si stabilì a Sori e venne conquistato non solo dalla bellezza del paesaggio, ma anche da quella di Maria Krøyer, figlia del celebre pittore danese Peter Severin, che poco dopo sarebbe diventata sua moglie. Purtroppo oggi non è affatto semplice ascoltare in concerto le opere di Alfvén e anche i cataloghi discografici presentano una scelta di registrazioni molto limitata, un fatto che non rende per nulla giustizia alla qualità della sua produzione. Nonostante questo, a distanza di 55 anni dalla sua morte Alfvén è ancora considerato dagli svedesi il compositore più emblematico del loro paese insieme a Wilhelm Stenhammar, un fatto che trova spiegazione da un lato nel grande impegno che profuse a favore delle principali istituzioni musicali svedesi e dall’altro in una scrittura orchestrale vibrante e ricca di colori, nella quale è possibile notare più di un elemento dello stile di Richard Strauss. In particolare, le sue cinque sinfonie e i suoi poemi sinfonici sono pervasi da atmosfere intensamente elegiache, che non di rado assumono toni tesi e drammatici. Su un registro completamente diverso si colloca la Terza Sinfonia, che può costituire la chiave ideale per avvicinarsi allo stile di Alfvén. Scritta a Sori in quello che con ogni probabilità fu uno dei periodi più felici della vita del compositore, questa sinfonia è infatti intrisa di una gioia e di una luminosità che esprimono molto bene l’animo di un uomo felice e innamorato. A proposito della Terza, in seguito Alfvén scrisse:
 
«questa sinfonia non ha alcun contenuto programmatico, in quanto non descrive né fatti concreti né sentimenti. Si tratta semplicemente di un’espressione della gioia di vivere, di un’evocazione del tepore del sole che riempie tutto il mio essere».
 
Queste sensazioni trovano espressione in un primo movimento iniziale (Allegro con brio) brillante e coinvolgente, ma comunque garbato e privo di eccessi, nel quale si può ravvisare lo slancio entusiasta di un uomo che assapora forse per la prima volta la piena felicità, e nella cantabilità distesa e serena del successivo Andante, che sembra parlare di romantiche visioni della volta stellata al fianco dell’amata Maria. In particolare, l’esposizione del primo tema dell’Andante è una carezza sul cuore, che con la sua semplice sincerità si espande a tutta l’anima, evocando atmosfere sognanti che sembrano sospese al di fuori del tempo e dello spazio. Il successivo Presto parte con una certa circospezione per abbandonarsi poi a un vigoroso empito di vitalità, che forma un gradevole contrasto con i toni pensosi del secondo tema, mentre l’Allegro con brio finale chiude la sinfonia con un incedere baldanzoso – nel quale fanno peraltro capolino passaggi teneri e delicati – che venne molto apprezzato dal pubblico di Göteborg che il 3 dicembre del 1906 assistette alla prima esecuzione assoluta diretta dallo stesso autore.
Quest’opera è attualmente disponibile in due edizioni commerciali, entrambe piuttosto datate, realizzate da Neeme Järvi con la Royal Stockholm Symphony Orchestra per la casa discografica svedese Bis e da Niklas Willen con la Royal Scottish National Orchestra per l’etichetta budget Naxos, alla quale si aggiunge la registrazione storica (1964) e di difficile reperibilità della Swedish Society con la Stockholm Philharmonic Orchestra diretta da Nils Grevillius.
La Terza Sinfonia di Alfvén: una modesta proposta per scoprire un compositore degno di maggiore attenzione anche alle nostre latitudini, nella speranza che la direzione artistica del Sibelius Festival - Golfo del Tigullio ci stupisca proponendoci qualche altro suo lavoro.
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